martedì 31 luglio 2007

Il Negozietto dell'Usato


Durante il nostro continuo peregrinare in cerca di avventura (cit.), io e Fra, l'anno scorso, ci siamo imbattuti in un mercatino dell'usato.
Non c'abbiamo mai trovato nulla di interessante. I prezzi erano alti nonostante la merce fosse almeno di seconda mano.
Fino alla settimana scorsa.
Senza motivo alcuno saliamo i tre gradini ed entriamo.
Su tutto il pavimento c'erano scatolette e scatoloni.
Guardo la ragazza dietro il bancone "Ma vi spostate?"
"No, stiamo chiudendo"
"Quando di preciso?"
"Il 31 Luglio è l'ultimo giorno. Ci sono sconti su tutta la merce" ed indica in alto. Solo allora ci accorgiamo dei cartelli che pendono dal soffitto inneggiando al 30 e 60% di sconto.
ECCELLENTE!
Ovviamente, faccio manbassa di fumetti.

Ieri, nonostante il caldo soffocante, siamo tornati alla carica. L'idea di frugare tra il polveroso ciarpame ci rendeva elettrici.
Alle 19, 00, con passo stanco e incerto ci avviciniamo all'uscio.
La porta è socchiusa. Una donna sta fumando.
"E' aperto?"
Lei si guarda attorno "Se volete vi chiamo il padrone. Stiamo chiudendo."
Io "Non fa niente, se avete già tolto tutto non c'è problema".
Dalla montagna di scatoloni emerge un omino. E' pelato e magro come un chiodo.
"Entrate entrate"
"No ma non fa niente. Non si disturbi".
Mentre sto ancora parlando il chiodino inizia a staccare lo scotch dai cartoni. Li apre e butta fuori tutti i libri.
"Prego, fate pure!"
Fra rivolta gli occhi indietro e blatera "Te lo sei voluto tu!"
Io gli sbuffo in faccia.
Un'occhiata quì, un'occhiata lì: niente.
"Emmo? Come glielo dico che non compro??" Nel frattempo l'omino telefona "A quanto li metto i libri?"
Silenzio.
"Va bene, ciao. Slurp slurp. Smack Smack!" E infila il cellulare in tasca.
Ci guarda "Ha appena detto la mia fidanzata 3 libri 5 euro!"
"Eh?? TRE LIBRI CINQUE EURO!"
Improvvisamente ogni titolo è interessantissimo.

Alla modica cifra di 5 euro abbiamo comprato:
Il sopravvissuto, di Antonio Scurati. Mio
L. A. Confidencial, di James Ellroy. Di Fra.
Trilogia Nera, di Lèo Malet. Mio

Mentre ci appropinguiamo verso le scalette, una voce alle nostre spalle "Prendetene un altro dai, ve lo regalo io"
"Ma non si preoccupi"
"Dai dai, tanto li vendo per le fiere!"
"Vabbeh.. Se è così.." Rispondo io a mezza bocca. E dallo scatolone pesco:
Una piccola bestia ferita, di Margherita Oggero.

lunedì 30 luglio 2007


C’è un pettirosso sulla grata di un cancello.
Un bambino biondo gli punta una fionda.
Tira l’elastico.
Gli schiocca contro un sasso.

Due ragazzi si baciano.
Sono sul palco di un teatro vuoto.
Piangono.
Si accarezzano.

C’è un giardino.
L’Eden.
Le fragole pendono dagli alberi.
Lamponi, more, mirtilli.

Il sangue sulle labbra della donna.
Una goccia.
Piume nere piovo dal cielo.
Denti piangono dalla palude.
I cavalli corrono, scalpitano, cadono l’uno sull’altro.

Il neonato è morto.

domenica 29 luglio 2007

Mal di Mare

Sono passati 2 anni dall'ultima volta che sono stata al mare.
Oggi, finalmente, ci sono tornata. Io, Francesco, Daniele e Michele.
Da buoni montanari quali siamo, abbiamo sfoderato i nostri candidi corpi totalmente dimentichi degli effetti nefasti del Sole. Io, già leggermente abbronzata, ho pensato bene che la protezione fosse del tutto superflua.
Come volevasi dimostrare, mi sono ustionata. I tre maschietti, partiti marmorei come il talare del papa, sono tornati rossi come le labbra di Moira Orfei. No, forse di più!
E' stata una bella giornata, mi sono divertita molto. Abbiamo giocato con il frisby, con il pallone e con le parole.

Un pensiero, però, è rimasto fisso.
Quando ero piccola e facevo il bagno al mare, non mi facevo un semplice BAGNO. Mi mettevo in ammollo e fino a quando non iniziavo a prendere le dimensioni di un dirigibile, non c'era verso di farmi uscire. Nonostante le continue minacce di mia madre.
Oggi no. Stranamente oggi ho sguazzato una ventina di minuti. Ad esagerare! Avevo freddo, l'acqua faceva discretamente schifo ed il costume cedeva facilmente.
Ed oggi, finalmente, ho capito mio padre. Non resiste in acqua per più di dieci minuti. Il suo limite di sopportazione è meno di zero. Entra tentennando ed esce poco dopo in preda ad un imbarazzante pallore. Freddo, puzza, alghe, confusione..
Per me era incomprensibile. Giustificavo il tutto pensando che a 35 anni era troppo vecchio per certe cose..
Sono passati 22 anni. Ed oggi, con il pensiero gli ho chiesto scusa.
Scusa per tutte le volte che, con infide lacrime, t'ho costretto a non lasciarmi sola.

sabato 28 luglio 2007

Chiara

Non aveva voglia di alzarsi dal letto.
Chiara si rotolava tra le coperte lasciandosi avvolgere dal loro candore, dal loro profumo. La mamma le aveva lasciato la colazione pronta sul tavolo. L’odore attraente del pane tostato e del caffè si diffondeva per tutta la casa. Attentava pericolosamente alla sua infinita pigrizia. Alle 12 sarebbe dovuta andare al suo primo concorso. Con la coda dell’occhio intravide le cuffiette del lettore mp3, le indossò e la musica le invase i sensi. I Depeche Mode le scatenarono un’improvvisa sequela di pensieri, immagini e sensazioni che non provava più da tanto tempo, dalla mattina del suo ultimo esame.
Era sola nella sua stanza, nessun occhio indiscreto.
Una mano le scivolò dentro le mutandine provocandole un piacere oramai dimenticato. Un purpureo pudore si palesò sulle sue gote. Nessuno se ne accorse, nessuno avrebbe potuto giudicarla. Nessuno sapeva che lei era sola ed aveva amato la sua femminilità. Guardò l’orologio. Notò che erano ancora le 9 e decise di riaddormentarsi. Alle 11 fu costretta ad alzarsi. Fece una doccia fresca e si svegliò. Andò a mangiare qualcosa, ma l’ansia iniziava a farsi invadente. Lasciò il pane sul tavolo, prese la chiave della macchina, la borsa e partì.

La sigaretta tra le labbra era il sintomo più visibile della sua agitazione. Alle 11 e 45 era fuori il portone, l’esame sarebbe iniziato da lì a 15 minuti. Aveva ancora un po' di tempo per viaggiare. Accese lo stereo della macchina, socchiuse gli occhi e dormì.

Opera di John Rabbetts "Ragazza che giace sul letto"
Olio su tela

venerdì 27 luglio 2007

Le cinture di sicurezza

Aaaaaaaaah
Che bella giornata!
Quando ritengo una persona importante un motivo c'è sempre.
Oggi ho chiarito le idee. Ora queste ci sono, anche l'entusiasmo ha firmato il cartellino d'entrata. Manca solo la fatidica decisione.
Poche parola, secche ed illuminanti come le luci di un bordello.
E che aspetti?
Io: Uhm.. Boh!
Sara devi muoverti!!

Oggi conscia della mia nuova avventura, con un sorriso spiaccicato sulla faccia, ho camminato chilometri e chilometri solo il Sole. Fino a quando il sangue non ha raggiunto la temperatura d'ebbolizione attentando alla mia stabilità.
Gambe molli, testa che gira, panico che cresce!

Ma sono viva e tutta intera. Osservo attraverso una lente d'ingrandimento quello che succede nella mia capoccia. Vedo i neuroni che zumpettano anch'essi euforici. Alcuni, invece son seri e mi urlano: Vacci piano!
Si allacciano le cinture di sicurezza e schizzano via.

giovedì 26 luglio 2007

Uff! Sigh! Sob!

Una pulce s'è infilata nel MIO orecchio. Con un trapano ha bucato il MIO cranio ed ora sta sguazzando tra le MIE idee. Sghignazza soddisfatta ogni volta che guardo il cielo implorando chiarezza. Questa notte, complice il caldo, l'ho passata completamente insonne. Domani parlerò con la persona che più al mondo sa mettere ordine tra le mie volontà. So già che mi dirà di affrontare il mostro sbavoso e schifoso che tanto mi spaventa.
Uuuuuuuuuuuff!
Tornerò ricoperta di lerciume, piangente ed implorante perdono? O sfonderò le porte dell'incertezza e via verso nuove mirabolanti avventure??
Me misera, me tapina..
Sigh.. Sob..

La Speranza e l'Esperienza

Alcune volte mi ritrovo a pensare ai miei nonni.
Alcune volte mi ritrovo a pensare a come sarebbe la mia vita senza di loro.

Nonna ha fatto solo la terza elementare, doveva servire ai tavoli della locanda. Certamente non aveva tempo da perdere sui libri. Nonno ha lavorato per vent'anni in Africa, come manovale. Quando è tornato a Poggio Picenze ha riportato quattro orologi ed una televisione. Tutto il paese andava a casa loro per vederla. Aveva comprato anche un giradischi. Lo accendevano ogni Domenica, aprivano le porte e le finestre così che i vicini lo potessero ascoltare. Una volta i tedeschi entrarono in casa e presero salami, salsicce, formaggi e soldi. Nonna pianse per due giorni di fila "Ma che ti piagni, tanto ju maiale mica torna arrete" gli ripeteva nonno.
Spesso mi racconta anche di quella maledettissima scheggia. La stessa scheggia che 10 anni fa gli ha portato via l'occhio destro. Il sinistro, rimasto solo, piange continuamente perchè non vuole un fratello di vetro.

Queste siamo io e nonna in una foto scattata ieri sera.
Come sono diversi i nostri occhi..

mercoledì 25 luglio 2007

Troia Brucia

Le poche nuvole che riempino il cielo stanno bruciando.
Sono rosse, la luce è rossa e l'aria arde.
Gli occhi bruciano, la gola è secca. Non si respira.
Un maledetto pulviscolo devasta l'aria, si poggia sulle macchine, sulle persone, su tutto ciò che possa accoglierlo.

Le campagne vanno a fuoco.
I vigili fanno avanti e indietro, deviano le strade, invadono il suono con le loro sirene.
Ho paura. Il vento non accenna a smettere, anzi.. La sua foga aumenta ogni ora di più facendo dilagare il panico. Le case stanno bruciando a 10 Km dalla mia. Ecco i canadair, li sento.
Che strana luce c'è fuori..





Il Mondo in Vetrina

Mi capita spesso di rimanere imbambolata a guardare le vetrine dei negozi.
Ammetto di essere una figlia del consumismo, ma non penso che questo sia dovuto alla smania di comprare, anzi.
Mi piace rimanere a riflettere le parentesi di colore, di gioia e di luce che decorano le pareti architettoniche delle città. Lì, infatti, ogni oggettino si gode il suo momento di notorietà. I negozianti, purtroppo spinti solo dalla speranza di vendere, ricreano dei mondi in miniatura in cui vivono e convivono pacificamente anche le creature più improbabili.
I Porcellini gozzovigliano tra il cioccolato, le api sguazzano tra i salami, statuine di ceramica dondolano sugli alberi.

Ognuno ha il suo posto, ognuno rispetta un ordine prestabilito. Tutti gli abitanti del piccolo mondo in vetrina, ricoprono i loro ruoli rimanendo immobili per non sfigurare davanti all'occhio indagatore del passante. Magari sbuffano, fanno occhiolini, si fanno i dispetti.. Ma senza mai farsi notare.

E quando la serranda si abbassa? Quando le luci si spengono? Quando lo sguardo dell'attento acquirente non è più puntato su di loro?
Sicuramente tireranno un sospiro di sollievo. Forse piangeranno gli amici che li hanno lasciati, miseramente venduti ad una cicciona molesta.. Forse, stufi della monotonia, si getteranno dal loro ripiano con la speranza di una vita migliore..

martedì 24 luglio 2007

Una Tazzina

Son tre mattina che cerco la mia tazzina per il caffè e non la trovo.
Mio fratello è al mare, mia mamma non prende caffè, chi ci rimane?

lunedì 23 luglio 2007

Fumetti a passeggio

Finalmente sono a casa.
Oggi è stata una giornata veramente stancante.
Sono stata nel retrobottega del CercaLibro a scartabellare tra vecchissimi fumetti.
La polvere ed il caos regnavano sovrani. Zagor banchettava con Martin Hel. Topolino andava spasso con Matin Myster che, nel vano tentativo di liberarsi dell'invadente topo, attaccava briga con Gea. Solo Dago, povero sfigato, isolato da tutto e da tutti, non riusciva a trovare qualcuno che gli spiegasse il perchè di quell'indescrivibile fracasso.
C'erano poi Dylan Dog, Julia, Nathan Never, Batman, le gnocche dei LancioStory e degli Skorpio, Corto Maltese, Mister No, Magico Vento, Tex, Jonathan Steele, l'Eternauta e tanti, tanti, tanti altri..


Dispersa in questo mare magnum di storie e di personaggi, di inchiostri e di colori sono riuscita a comprare un Comic Art pescato a caso, un numero di Alter che dedica qualche pagina ai luoghi kafkiani (non avrei mai e poi mai potuto esimermi dal comprarlo) e, dulcis in fundo, Zembo Testadirame. Un sogno!!

Sono poi tornata al Mercatino dell'usato con la speranza di trovare gli altri numeri di GocciaNera ma niente, venduti tutti!!
Mi sono consolata comprando due volumetti di Super Eroica alla modica cifra di 15 centesimi l'uno. Chissà com'è.. I disegni non mi esaltano particolarmente ma l'argomento si. Potrebbe esserci la sorpresa!!

Creendence

Sabato sera Francesco è venuto a casa.
Cercava un cd da ascoltare in macchina. Della mia modesta raccolta non gli andava bene niente. Purtroppo non c’era nulla che lo stimolasse.
E’ andato a frugare tra i cd di papà. Io mi stavo infilando le scarpe in camera, alzo la testa e me lo trovo davanti, con un sorriso ebete stampato in faccia.
“Vuoi sentire cosa ascolta il Drugo in macchina?”
“Va bene, chi sono?”
“I Creedence”
Annuisco evitando di svelare, per l’ennesima, la mia ignoranza al riguardo.
Tanto sa già che non li conosco.
Mi finisco di preparare ed usciamo.
Saliamo in macchina, infila il cd nello stereo e.. Magia!
Ecco chi sono i Creedence!!
Sapevo tutte le loro canzoni!
Sono proprio loro!! Quando viaggiavo con papà, e lo facevo veramente spesso, li metteva sempre. Li adoravo!!
Papà non smette mai di stupirmi. Per tutto il viaggio sono stata una bambina, ho cantato a squarciagola canzoni di cui sapevo ancora le parole.
Ovviamente, essendo ricordi di infanzia, le ricordavo in maniera confusa, di certo non le pronunciavo correttamente, ma cantavo, cantavo e cantavo! Sono stati i quindici minuti di pura, nostalgica, goduria.
Molina (che io inspiegabilmente chiamavo Polina), Lookin' Out My Back Door, Down On The Corner, Have You Ever Seen The Rain?, Run Through The Jungle e tante, tante altre!!

domenica 22 luglio 2007

Il Fiore della Vita

Il Fiore della Vita è una figura molto semplice che si ottiene dalla rotazione di sei cerchi. 
Viene chiamato anche Sesto Giorno della genesi poiché ogni cerchio rappresenta un giorno della Creazione. La struttura compiuta, invece, rappresenta il Creato. 
È un simbolo antichissimo, trovato in tutto il mondo ed in ogni cultura. 
Lo conoscevano i primi cristiani, che lo incidevano sulle pareti del templi; nei cinesi era inciso sotto le zampe di un leone solare; gli ebrei lo avevano raffigurato all'interno del Tempio di Gerusalemme. Presso gli antichi celti veniva ritenuto un elemento di potenza vivificatrice e generatrice identificabile con il Sole. Propiziava una nascita sana ed una vita fortunata. Questo simbolo si trova molto frequentemente in luoghi bisognosi di protezione e di difesa, quali le serrature e le culle dei neonati. Il fatto di essere riferito al numero 6 lo lega alla Ruota della Vita, che simboleggia l'alternarsi delle stagioni e delle vicende umane.

La Sapienza Ebraica lo ha associato all'Albero della Vita (o della Conoscenza), la cui struttura può essere costruita a partire da questo simbolo. Alla sua forma viene riconosciuta, inoltre, una matematica perfetta, riconducibile al Numero Aureo. Questo numero è esotericamente considerato sacro poiché in natura è presente in moltissime forme. Per questo gli antichi architetti ed i pittori rinascimentali ne facevano un modello di perfezione. Il fiore della vita veniva considerato dai simbolisti, dai primi iniziati e dalle scuole misteriche, come punto di partenza per la costruzione dei solidi platonici, secondo un meccanismo che consente di passare dalla bidimensionalità alla tridimensionalità.

La Ciudad


Dal 12 al 20 Luglio a L'Aquila c'è stata la festa de La Ciudad.
La Ciudad è un'associazione multiculturale che vuole dare una spinta alla nostra città sensibilizzando i giovani alla produzione artistica.
Il Festival organizzato al parco del Sole, ha portato centinaia di persone: ragazzi, genitori e bambini.
C'erano numerosi stands di bar, ma anche banchettini che vendevano chincaglierie etniche, collanine, bracciali, anelli, di tutto di più (tra di loro c'era anche una nostra amica, Nicoletta, che ringrazio ancora per il bellissimo cappello da strega ed il teschietto). Tutto all'insegna della musica, del colore e dell'allegria.
Ovviamente i gruppi che han suonato non mi son piaciuti proprio tutti, anzi, ne ho apprezzati solo quattro su una ventina, più o meno. L'importante, però è che ci siamo divertiti e che è stato fatto qualcosa per ridare una spinta vitale a L'Aquila.

Mi hanno particolarmente affascinato i video che proiettavano durante i concerti. Erano assolutamente ipnotizzanti. Catturavano l'attenzione senza lasciarla neanche per un istante. Gli occhi rimanevano stregati da una mano che si apriva e si chiudeva in un pugno. Da uno scheletro che si dimenava su e giù, da una cellula che gironzolava nel suo liquido. Da una digrignante dentiera e da un bambino che ballava. C'era davvero di tutto, tutto stravolto, tutto montato alla perfezione, tutto capace di mandarti in estasi mistica.

E' stata davvero una bella festa, condita dagli amici giusti e da un po' d'alcool.
La cosa più gratificante, comunque, è stata riuscire a fare con disinvoltura la pipì dietro agli alberi. Ho imparato l'anno scorso alla festa dell'Unità ed è stata la svolta!

sabato 21 luglio 2007

Oroboro

Oroboro è un simbolo tipicamente alchemico.
Rappresenta un serpente che si morde la coda. Così facendo, va a disegnare un cerchio perfetto, è l'emblema dell'eterna continuità del Cosmo e dell'eterna trasformazione della vita. E' la perfezione, l'unità e la continuità del Tutto e dell'Universo. Su questo si basa il mondo, sulla cognizione che la morte nasce dalla vita e la vita nasce dalla morte, che ogni cosa è data grazie al suo esatto contrario. Oroboro è il principio senza fine e anche la fine senza principio. Oroboro è Samsara, l'eterna catena della vita.
Il serpente appare in tutte le simbologie, come origine del principio vitale, come impersonificazione di antichi dei o come un elemento naturale della vita stessa.

Si trova nella Basilica di Collemaggio, a L'Aquila.
E' stato dipinto attorno ad un affresco cristiano che ritrae il Signore che benedice la Vergine.

I'm Watching You

E' proprio vero, l'ispirazione arriva quando meno te la aspetti. Oppure arriva quando stai facendo qualcosa di improrogabile. Ovviamente, quest'ultimo è il mio caso.
Ero nel pensatoio mentre leggevo Dampyr. Tolgo gli occhiali e li poggio sul cesto dei vestiti da lavare. Ad un certo punto vedo una dolcissima scimmia che mi osserva. Credo abbia problemi di vista..

Ohibò! Ha gli occhiali uguali ai miei!
Che scimmia intelligente!
Uh, ma sono i miei!




Purtroppo non ho i suoi stessi occhi azzurri!

mercoledì 18 luglio 2007

Un Ambizioso Relax

Gli scuri sono socchiusi e le finestre sono spalancate. Una leggerissima brezza rischiara l'aria dall'afa che mi opprime.
Sto facendo il borsone, andrò 2 o 3 giorni a stare a casa di nonna, in città. Lei è tornata in paese ed io ne approfitto per riposarmi ed uscire con gli amici. E, perchè no, per rimanere un po' da sola.. Basilisk è pronto, riempirà i tristi pomeriggio estivi, così come il libro di Lemmy. Santo Subito!
Una disponibilissima risposta di Diegozilla m'ha messo così di buonumore che ho già voglia di mettere in pratica i suoi consigli. Immediatamente. Devo, però, rimanere calma, fare le cose con la dovuta pazienza, pensare bene ad un soggetto ed elaborarlo in maniera ponderata. Purtroppo sono sempre un fiume in piena, do tutta me stessa i primi giorni per poi sgonfiarmi subito dopo come un palloncino. Stanca e stremata con l'entusiasmo a -1000.
Spero vada tutto bene. Spero che dedicherò queste vacanze a scrivere.. Lo spero davvero!

Immagine tratta da Dampyr, Il Giorno della Fenice

martedì 17 luglio 2007

La Notte di Valpurga - Cenni storicomitici

Credo sia giunto il momento di riniziare a parlare di alcuni argomenti a me molto cari.

Incuriosita dal titolo di un'opera di Klee, ho deciso di documentarmi su " La Notte di Valpurga".
E' quì che la mia curiosità ha lasciato il posto alla più sublime soddisfazione.
Ho, inoltre, scoperto che è anche il titolo di un quadro di Durer..

Walpurga o Walpurgis, deriva dall'antico Walburga.
Questa parola è composta da Wal che significa "mucchio di uccisi" e da Purag che vuol dire "castello".
Dunque, "Castello dei Morti".
Questa è la notte tra il 30 Aprile ed il 1 Maggio.
Nel giro di poche ore, sulle Montagne Harz, si svolgeva una festa tradizionalmente germanica in cui streghe e demoni si incontravano per festeggiare il ritorno della primavera e godere dei piaceri della carne.
Attualmente, invece, il rito si è ribaltato.
Per mantenere lontano dai villaggi gli spiriti maligni, la gente della campagne tedesche, inglesi e scandinave è solita accendere dei grandi falò nei quali bruciare fantocci e scope di saggina.
Tale cerimonia è detta "Cacciata delle Streghe" e più alte sono le fiamme, più alta sarà la protezione dal male.

Fondamenti storici: Il 1 Maggio è Santa Valpurga. Fu sorella di San Willibad, nacque in Inghilterra nel 710 e morì in Germania nel 777.
Fu una monaca e rivestì il ruolo di badessa del monastero tedesco di Heidenheim.
Proprio quì la seppellirono il primo maggio 871. Le sue ceneri sono conservate a Heichstadt ed ogni anno sono mèta di migliaia di visitatori, sia credenti che curiosi.

lunedì 16 luglio 2007

La Vorticosa Discesa

L'asfalto era appena stato rifatto.
Era così sinuosa quella strada, si attorcigliava su se stessa a mò di spirale.. E saliva.. Saliva verso casa sua.
Alla fine, proprio in cime c'era una pizzeria ed un'edicola. Andavo a comprare i fumetti e poi scendevo a trovarlo. Un film.. Una pizza.. Passare del tempo insieme tra risate e scherzi.
Spesso era lui ad apprezzare le mie curve, quelle che dal seno scendevano giu.. In una veloce impicchiata verso l'Infinito.
Altre volte, invece, uscivamo a passeggiare col cane. Prendevamo un gelato: pistacchio nocciola e liquirizia. Puntualmente non riuscivo a finirlo ed andava a finire al cane.
E come lo mangiava. Sempre.
Un giorno, però, non aveva voglia di uscire. Aveva da fare, e voleva fare da solo.
Ci rimasi malissimo, non ero abituata ad un suo rifiuto nonostante capissi benissimo che qualcuno, spesso, ha voglia di rimanere in santa pace. A fare l'amore con i propri pensieri.
Mi offesi. Non lo chiamai fino a quando non fu lui, il giorno seguente, a preoccuparsi della mia assenza.
Mi chiamò a casa. Appena sentii la sua voce, riattaccai.
Perchè? Non lo so..
Non mi chiamò più.

BENVENUTI!


Finalmente ce l'ho fatta.
Penso che per un po' di tempo lascerò questo modello. E' semplice ed incisivo, proprio come lo cercavo. E' tornata anche la Mona Lisa con la Moleskine, il tocco di classicità che non deve mai mancare.
Adorando le arti figurative, il simbolismo e la scrittura, quale immagine migliore per rappresentarmi? Un quadro di Leonardo da Vinci, l'opera che di per sè non ha nulla di svelato e rappresenta il mistero per eccellenza. Però ha in mano una Moleskine, la custode del del pensiero e della scrittura dell'uomo: del volubile che non può più cambiare. Nè essere dimenticato.

Spero che il blog vi piaccia, spero che continuerà a piacere anche a me per tanto tanto tempo. Nel frattempo.. Farò il massimo per non deludervi!

domenica 15 luglio 2007

White Russian

Sono appena rientrata e sono irrimediabilmente ubriaca.
Scrivo perchè òa testa mi gira ancora.. DEvo trovare qualcosa che mi aiuti a ritrovare un minimo di concetrazione che mi serve a farmi rinsavire. Ho festeggiato a dovere i miei "due onorevoli esami in due giorni". Non era una sbornia premeditata, è stata del tutto occasionale dovuta ad una cena insaputa accompagnata ad un inaspettato White Russian eccellente.
Alle 12 ho smesso di bere ed ancora non mi riprendo.
La testa gira, le dita decidono da sole i tasti da pigiare e l'arsura regna sovrana. Che bello! Sarà una notte lunga e dolorosa..
Ma meritata!

sabato 14 luglio 2007

Tony Borlotti e i suoi Flauers

Perplessità e sgomento.
Queste sono state le prime impressioni quando abbiamo visto un omino mingherlino e occhialuto, saltellare e dimenarsi sul palco. Pantaloni a zampa e camicia rossa. Un incrocio tra Vergassola e il ragionier Filini. E' il frontman dei Tony Borlotti e i suoi Flauers!
Davvero uno strano tipo. Dopo la prima canzone l'allegria ha coinvolto quasi tutti. Piano piano la gente ha iniziato ad avvicinarsi al palco. Me compresa. Il sorriso mi si è stampato sulle labbra e non m'ha più abbandonato. Qualcuno ancheggiava, altri canticchiavano.. Il buonumore ha spodestato l'orrore delle prime impressioni.
Hanno ironia da vendere, supportata da un'immensa passione per la musica beat italiana. Nonostante ci sia uno scarto ci circa 40 anni mi hanno fatto vivere una serata piacevolmente immersa in un mondo che non m'appartiene, ma che per po' è stato mio.

Immagini tratte dal loro sito: http://www.tonyborlottieisuoiflauers.it

venerdì 13 luglio 2007

Il Paradiso? No, la SS 17

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Frizione e Freno.
Frizione Accelleratore FRENO!
Le mie gambe si muovevano automaticamente.
Guidavo ma in realtà dormivo. I miei pensieri vagavano di quà e di là: cosa avrei fatto oggi? Chissà che stanno facendo al Parco del Sole.. Erano ovunque, ma non con me.
Avevo inserito il pilota automatico, peccato che era estremamente assonnato. Sbadiglio.
Improvvisamente due luci dritte davanti a me, mi richiamano all'attenzione. La SS 17 è pericolosissima, anche se deserta. Una strada dritta dritta, con un paio di curve, sulla quale danno innumerevoli stradile laterali. E le macchine, ovviamente, fanno a chi si butta prima. Basta una sola macchina per mandarti al creatore, e così stava per succedere anche a me. Dicevo.. Due fari abbaglianti mi abbagliano, aiutandomi a riprendere il controllo dei miei gesti. Li avevo dritti negli occhi. Perchè? Non dovrebbero essere spostati sulla sinistra? No, sei in mezzo alla strada. IDIOTA.
Ho sterzato. Ho immaginato l'Aldilà. 
Solo quando ho realizzato di essere nell'Aldiquà ho iniziato a tremare. Avrei potuto accostare e calmarmi un po', ma non l'ho fatto.. Figurandomi angeli, cherubini, santi e martiri son tornata a casa.
Un pensiero era, però, costante. E' solo un rettilineo.

mercoledì 11 luglio 2007


La chitarra di De Andrè accompagna queste mie prime parole.. Bocca di Rosa le ispira.
Si, la gente si sente come Gesù nel templio. Questo, infatti, sarà il mio luogo sacro. Come tale raccoglierà le mie emozioni che, attraverso delle semplici lettere messe insieme, saranno urlate al mondo. Bisogna solo avere occhi per ascoltarle..