lunedì 31 marzo 2008

She's got balls

Non è facile parlare di questa cosa.. Perchè si sa, quando qualcuno si autocelebra, le offese alla modestia di quel qualcuno si sprecano.
Oggi è un giorno importante.
Oggi è una giornata per me importantissima perchè uno dei miei idoli fa il compleanno. Sto parlando di Angus Young. Lo ricordo ancora, nel fu 1955, a Glasgow, a studiare i suoi riff tra una poppata ed un conato di vomito.
Che bei momenti.
Ed oggi è anche il compleanno di una scoperta della letteratura italiana che è salita alla ribalta per aver vinto il premio Pulitzer 2007, Sara Ciambotti.
La ricordo ancora, che tentava di scrivere le prime parole sulla lavagna della scuola, e che allergica al gesso iniziava a starnutire senza tregua. Fino a quando la maestra non se ne accorse. E da allora le fece fare gli esercizi sul quaderno, con la sua amata bic blu.

Comunque, Sara ed Angus sono intimissimi amici sin dalla giovine età, e vogliono festeggiare insieme il loro compleanno.
Questa sera alle 22 e 30, ad Hyde Park, Sara leggerà i versi cult del suo nuovo libro Un Tip Tap nel Cimitero, ed Angus l'accompagnerà con riff improvvisati. Il tutto condito da tarallucci e vino.
Vi aspettiamo in numerosi!

Ma nell'attesa, gustatevi un assaggio!



P.s. Non scandalizzatevi del pelo sul petto di Sara. In giovine età le sue esplosioni ormonali lasciavano tutti di stucco.

sabato 29 marzo 2008

Londra 2008

Giusto perchè sono in fase malinconia portami via, metto qualche foto!
Premetto, non sono fatte con il cellulare, ma la qualità fa schifo uguale. O forse di più?
E' che non sapevo quando mettere e togliere le opzioni che si dovevano mettere e togliere. E le ho anche dovute rimpicciolire.
Comunque..

E' da una vita e mezzo che volevo fare una foto su un double decker ed una nella cabina telefonica rossa. Nel primo non ci sono riuscita, nella seconda, come si può vedere, si.
Non appena sono arrivata, sulla strada che costeggia Hyde Park, Bayswater Road, c'è una distesa si scatolette rosse e lucide. Peccato che puzzavano tutte di pipì da fare schifo. Io la foto ce l'ho fatta lo stesso, ma vi assicuro che il sorriso è finto. O almeno è sincero con una abbondante dose di disgusto.
E pensare che tutte quelle che ho visto in seguito erano talmente pulite e profumate, che la gente non smetteva mai di entrarci.



Sempre lo stesso giorno, abbiamo visitato Hyde Park. Che stava dietro il nostro albergo. Ed è pieno di scoiattoli e passerotti che se gli porgi la mano ti si piazzano prepotentemente sopra. Questo scoiattolino aveva scambiato il mio polpastrello per una ghianda e ha tentato di tranciarmelo.



Come se non bastasse a Backingham Palace hanno cambiato la serratura, e le mie chiavi non entravano più.



Mio padre e mio fratello sono saliti sul London Eye. Io ho evitato visto che soffro di vertigini. All'inizio me ne sono pentita, ma quando ho visto che c'erano degli omini paletta e straccio muniti che con delle spazzole pulivano ad ogni giro il vomito degli inpavidi, ho pensato di aver fatto bene. Sennò sai quanti sandwich avrei elargito sulla vetrata!



La più bella vetrina si Carnaby Street. Ce ne sono di molto belle, ma tutte troppo scicchettose. Questa mi ha fatto innamorare. Ed avrei anche comprato nel negozio se per uno spillo non mi avessero chiesto un rene.



Un bel dì, mentre passeggiavo casualmente nel museo di Madame Toussauds, mi sono imbattuta in questi due omacciuoli. Bei ragazzi.. Gran bei ragazzi. Peccato fossero di cera.



A Portobello trovi TUTTO. Anche le mutande di pelle. Ma la cosa più fica sono le valanghe di bottoni colorati che si riversano a cascata sui banconi. Avendo un deficit di altezza, non ho potuto immortalarli dall'alto. Ma anche così fa un certo effetto. E che non si dica di no!



A Chinatown ci sono papere ovunque. Anche polipi ed animali non identificati. Ma sono spellati, cotti, ed esposti con tutta la loro umiliazione in vetrina. Davanti agli occhi dei passanti. Mia madre, che è vegetariana, non ha apprezzato.
Quasi quasi ne metto due. Per amor di chiarezza ed un po' anche perchè è ora di cena!





E questa è l'ultima foto. L'ultima foto dell'ultimo giorno. Mentre i miei fuggivano verso la terra promessa, ossia Dickens Tavern, per cenare, io passetto passetto tentavo di fare qualche foto. Questa strada è London Street, ed è veramente bella. E quì, all'angolo con Sussex Gardens, c'era il nostro albergo.



..sigh..

I'm Back! ..Sigh Sob..


Ed eccomi qui, dopo una decina di giorni.
Sono tornata il 23 a sera, ma tra svogliatezza, malinconia ed impegni, non ho combinato un granchè.

E' strano quando si torna da un viaggio. C'è quella surreale e triste quiete che pervade tutto quello che si fa, e che impedisce che si faccia anche quello che si vorrebbe fare. Non riesco neanche a leggere. Ho iniziato La Lunga Marcia di Stephen King ma credo sia il momento sbagliato. Non potrei goderne appieno. Perchè già mi sento oppressa di mio, se pure scelgo un autore ansioso e claustrofobico ne avrei ben donde..
Ho provato a finire La possibilità di un'isola, di Houellebecq. Ed idem con patate. Anzi, forse peggio visto che il protagonista è un autore fallito emotivamente e professionalmente.
In compenso sto recuperando tutti gli arretrati fumettosi. E' bello leggerli in questo periodo perchè i fumetti mi mettono sempre di buon umore. Anche se si parla dei Demon Story, di Dylan Dog e di Horror Comics. Saranno tutti quei baloon, saranno le vignette, che solo il nome fa un po' ridere, ma da quando sono tornata non riesco a leggere altro. Neanche le avventure di Vampiretto! Che giace sul mio comodino da una settimana.

lunedì 17 marzo 2008

Partenze pasquali

Stanotte sveglia alle 3. Partenza da L'Aquila alle 4, check-in alle 6, volo alle 7 e 50. Sigh..
Ho letto che le temperature londinesi, rispetto a quelle italiane degli ultimi giorni, sono bassine. Me la caverò con le felpe, cappucci, sciarponi ed ombrelli. Azz, l'ombrello non l'ho ancora preso.
Auguro a tutti buona pasqua! Ma soprattutto.. BUONA PASQUETTA! Ci si vede il 25.

Ciau!

domenica 16 marzo 2008

Incubo a seimila metri, di Richard Matheson



Incubo a seimila metri è una raccolta di racconti, e chi ha letto Io sono leggenda, non può prescindere la propria esistenza da questo libro. Non ho parole, davvero, una delle opere che più m'ha spaventata. Due notti ho avuto anche gli incubi.

Una coltellata allo stomaco. Talmente dolorosa, che vorresti non finisse mai.

I titoli:

Incubo a seimila metri

Il vestito di seta bianca

Dai canali

Guerra di streghe

La casa impazzita

Eliminazione lenta

La legione dei cospiratori

Una chiamata da lontano

Paglia umida

La danza dei morti

I figli di Noè

L'uomo dei giorni di festa

Il nuovo vicino di casa

Grilli

Primo anniversario

La preda


Il più bello?
Sono indecisa tra Grilli o Una chiamata da lontano.

sabato 15 marzo 2008

Le Avventure di un Rosso Piccione (2)

Il rosso piccione stava godendo del tepore pomeridiano mentre sgranocchiava delle briciole di pane. Un vecchio anziano davanti a lui, seduto su una panchina, gliene lanciava grandi manciate.
Ciaff
-Che prelibatezza-
Ciaff
-Ehi deficiente, bada a dove tiri-
Ciaff
Un mucchio di briciole piombarono addosso al rosso piccione, infilandosi negli occhi come schegge di vetro.
-Adesso te la faccio vedere io. Brutto..-
Nonostante la temporanea cecità, il rosso piccione ricordava dove era localizzato il vecchio anziano. Si posizionò davanti a lui. Con un balzo spiccò il volo, racchiuse le zampe sotto la piumata pancia, stese aerodinamicamente collo e testa, e con un battito d'ali si diede la spinta.
-Ehi.. Bello piccione, vieni qui!-
Era in volo, diritto davanti al viso del vecchio anziano che gli rideva ebete.
Cieco dalla rabbia e dalla temporanea cecità, infilò il suo arancione ed appuntito becco tra le cristalline lenti degli occhiali da vista. Tra gli occhi.
L'impatto fu traumatico.
Il rosso piccione non si aspettava di trovare un osso proprio sulla fronte. Perchè quella del vecchio anziano era così rugosa e flaccida che sembrava una colata di gelatina.
Fu così che il rosso piccione riuscì a bucare il massiccio frontale del vecchio anziano. E ad ucciderlo. Ma rimase conficcato nella sua faccia fino all'arrivo dei soccorsi.

giovedì 13 marzo 2008

Paturnie


Tra la parola sonno, e la parola sogno, la differenza è solo una g.
Ed è per questo che da una settimana a questa parte il mio cervello impone al mio corpo dei tour de force assurdi in cui credo di essere sveglia nonostante io debba dormire, ma in realtà sto sognando.
Sembra strano, eppure.. Così quando mi sveglio la mattina sono già stanca e trascorrerei tutta la giornata a poltrire. Ma non si può!
Martedì prossimo parto per Londra. Vacanzina fuori porta per godere al meglio del caos turistico. Tornerò il giorno di Pasqua, perchè mio fratello non deve perdersi la pasquetta scoppiettante sulla collina davanti casa.
Io avrei preferito restare fuori un giorno in più.. Ma vabbe', meglio di niente.
Per il momento la vacanza è solo una lista interminabile di cose da fare prima della partenza, di cose da fare-vedere-comprare dopo la partenza, e dei memorandum post ritorno.
Ma sono fiduciosa.

La scrittura procede bene. Giorni fa ho riletto tutto quello che ho scritto ed ho rischiato un infarto. In alcuni pezzi sbadigliavo. Le imprecazioni si soniosprecate, ma ho deciso di finire tutto prima iniziare una possibile correzione. Anche perchè conto di avere una folgorante illuminazione per intrecciare una sottotrama.

Prima di chiudere, ho una domanda. Le quattro persone che mi leggono sono pregate di rispondere. Capì?
Quando leggete un libro e trovate parole che vi piacciono, che non avete mai usato ma che vi piacerebbe usare, vi capita di prendere appunti?
Io lo faccio da qualche mese a questa parte, ed ho iniziato senza accorgermene..
E mi sento sempre tanto analfabeta.

lunedì 10 marzo 2008

E.T. Telefono Casa


E' Lunedì mattina, io sono sveglia dalle sette, a smanettare sul portatile. Prima di essere risucchiata dall'inutilità di tale giornata. Comunque.. Se anche voi come me avete avuto la disarmante idea di leggere il mio blog, avrete una simpatica sorpresa.
Questa vignetta di BD penso sia la più intelligente mai vista!
Ed è una delle poche che m'ha fatto ridere davvero, e non per quant'è scema!

venerdì 7 marzo 2008

Fantasia troppo fervida!

di Albo

Con un po' di ritardo, causa ispirazioni improvvise, ecco la MoStrip! Stavolta ho cercato 666 ed ecco cosa è uscito. Non so perchè (o forse si), ma mi fa pensare alla professoressa di latino di Lettere. Zitta zitta, cacchia cacchia..

mercoledì 5 marzo 2008

Uscita per l'Inferno, di Stephen King


Ieri ho finito questo libro.
Non mi metterò qui a disloquire su come in quest' opera, King sia sostanzialmente diverso dai suoi standard. Non parlerò neanche di come pone sempre protagonisti con problemi conflittuali con il figlio.
Giusto Fred? Crrrrrrrrrristallino George.

Uscita per l'Inferno racconta l'inizio della fine della storia di Bart Dawes. Un uomo come tanti, che appartiene alla media borghesia. Una moglie, un po' di soldi, una casetta, una lavanderia, la 784 che avanza e qualche problema.

C'è poco da dire, quello che importa è che mi sono innamorata del protagonista.
Non ce la faccio più, ogni volta è la stessa cosa. Se sono uomini, hanno tra i trenta ed i quarant'anni, problemi psichici ed una Magnum in mano, sono miei.
E questo c'ha pure un Weatherby!
Ieri sera, quando ho letto l'ultima pagina, dopo aver letto anche l'epilogo, mi è salito il magone. Mi ripetevo "Sara non piangere, Sara non essere idiota, Sara!" ed infatti non ho pianto. Ma Tristezza ed un diffuso senso di Malessere, m'hanno fatto compagnia fino a quando non mi sono addormentata.
Sarà che ho cercato di vedere Ballarò?
Mi è piaciuto molto. La storia non è originale ma adoro le descrizioni filmiche che King non si risparmia mai. Buon acquisto!

Per Dawes. Sei un uomo qualunque in una città qualunque, con un lavoro qualunque ed una moglie in decadenza. Non fare anche tu quella fine strafiga. E' bella, si, ma non ce n'è bisogno.
Dico bene Fred? Dici giusto, George.

(la copertina inglese)

martedì 4 marzo 2008

U.f.o. e Streghe

Oggi, leggendo il Corriere.it, mi sono imbattuta in due notizie che alimentano i miei deliri e le mie convinzioni.

La prima riguarda le streghe.

LONDRA (Regno Unito) — Questa è una storia di stregoneria che coinvolge Re Giorgio VI, Sir Winston Churchill e... James Bond. Ma è vera. Scritta nei verbali di un processo tenuto nel 1944 all’Old Bailey, il famoso tribunale criminale di Londra.
[Continua]

La seconda, invece, interessa gli appassionati di U.F.O.

Quante volte, guardando il cielo in una notte stellata, ci è capitato di confondere un aeroplano con un Ufo? Steven Spielberg, tra i primi, ci ha fatto conoscere il regno fantastico degli extraterrestri sul grande schermo. Ora, stando a diverse indiscrezioni circolate in rete, il regista hollywoodiano per eccellenza, intende creare una community che si occupa proprio di avvistamenti di oggetti non identificati, fantasmi e alieni.
[Continua]

Questo è un post, in inglese, se ne parla un po' meglio e si può anche partecipare ad un sondaggio.

Io, intanto, incrocio le dita per la riabilitazione della donna ed aspetto con ansia di iscrivermi alla community!

domenica 2 marzo 2008

Contro la caccia