domenica 22 luglio 2007

Il Fiore della Vita

Il Fiore della Vita è una figura molto semplice che si ottiene dalla rotazione di sei cerchi. 
Viene chiamato anche Sesto Giorno della genesi poiché ogni cerchio rappresenta un giorno della Creazione. La struttura compiuta, invece, rappresenta il Creato. 
È un simbolo antichissimo, trovato in tutto il mondo ed in ogni cultura. 
Lo conoscevano i primi cristiani, che lo incidevano sulle pareti del templi; nei cinesi era inciso sotto le zampe di un leone solare; gli ebrei lo avevano raffigurato all'interno del Tempio di Gerusalemme. Presso gli antichi celti veniva ritenuto un elemento di potenza vivificatrice e generatrice identificabile con il Sole. Propiziava una nascita sana ed una vita fortunata. Questo simbolo si trova molto frequentemente in luoghi bisognosi di protezione e di difesa, quali le serrature e le culle dei neonati. Il fatto di essere riferito al numero 6 lo lega alla Ruota della Vita, che simboleggia l'alternarsi delle stagioni e delle vicende umane.

La Sapienza Ebraica lo ha associato all'Albero della Vita (o della Conoscenza), la cui struttura può essere costruita a partire da questo simbolo. Alla sua forma viene riconosciuta, inoltre, una matematica perfetta, riconducibile al Numero Aureo. Questo numero è esotericamente considerato sacro poiché in natura è presente in moltissime forme. Per questo gli antichi architetti ed i pittori rinascimentali ne facevano un modello di perfezione. Il fiore della vita veniva considerato dai simbolisti, dai primi iniziati e dalle scuole misteriche, come punto di partenza per la costruzione dei solidi platonici, secondo un meccanismo che consente di passare dalla bidimensionalità alla tridimensionalità.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Domanda alla ragazza che vede, prevede e stravede. No, sul serio. Laura Morante dice questa bellissima poesia in un film di João César Monteiro e non so di chi e'. Tu la conosci? Puoi saperne? Grazie. Puo' darsi che ci siano errori d'italiano. Scusa. Magari e' anche molto conosciuta. Pero' io non sono italiano... R

"Tra due memorie ormai separate/Come stratti/ Ma riportandosi l'un altra/ Saliamo le mure fredde/
Pareti alti di acqua si condensano/
L'aria ancora azzurra/
Trasparenza/ Senza suono lo suavizza/ DOmandiamo indecisamente/LA neve e' piu' silenzio o l'uguale dell'azzurro?/
O la formula del oblivio/Dove passano torpi i ghiacci/Si dedusce in altro modo?/Sia come sia/Nessun ombra si prolonga su questo suolo di vitro/ E l'aria boreale ci riflette i occhi/Cosi' tesi che li estingue."

Sara Ciambotti ha detto...

No mi dispiace. Ho anche provato a fare una rapida ricerca su Google ma è stata inconcludente :(