Le Avventure di un Rosso Piccione (3)
Il rosso piccione giaceva inerme sull’asfalto.
Come se una macchina lo avesse spiaccicato.
Ma lui era vivo, e stava solo prendendo il sole.
Il primo sole, quello primaverile. Così caldo e così freddo insieme.
Passò un gatto.
Il rosso piccione fece lo gnorri. Socchiuse gli occhi ed abbassò la testa, fingendosi morto.
Passò un cane. Poi un uomo, poi un altro gatto. Ogni volta il rosso piccione si fingeva morto, così nessuno lo disturbava.
Arrivò il camion della nettezza urbana. Il rosso piccione era steso a terra con gli occhi chiusi ed il becco spalancato. Stava dormendo e sognava.
Il netturbino lo caricò sulla paletta lo fiondò dentro il cassone. Il rosso piccione sognò di volare. Tra le nuvole, sul mare, come un gabbiano. Era felice ed aprì gli occhi per godere appieno di quell’emozione. Ma si ritrovò sepolto in un mare d’immondizia.
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