I Santi Innocenti, di Claudio Camarca
Oggi mentre preparavo la valigia, m'è tornato in mente questo libro.
L'ho letto un mesetto fa.
L'ho comprato al Mercatino e come al solito, non ne ho controllato lo stato.
Solo quando sono tornata a casa mi sono resa conto che il primo proprietario doveva essere un fumatore incallito. Le pagine erano (e sono) arancioni ed impregnate di fumo.
I Santi Innocenti è un reportage.
Claudio Camarca si veste da pedofilo e si infiltra dapprima nei gruppi di pedofili internauti.
Dappoi tra quelli in carne ed ossa.
Trema, suda e beve birra. Fuma il sigaro.
Diventa un alcolizzato per dimenticare, per non pensare a quello che sta facendo.
Vede bambini e candele, vede bambini e bambine, bambini e uomini, bambini e donne, bambine e bambine, bambine e uomini, bambine e donne. Tutti rigorosamente nudi. Tutti così violenti da far vomitare.
Parla con i pedofili, si fa raccontare di Bucarest, di Gara du Nord e dei barboni che sgozzano le baby puttane. Ci va. Vede Gara du Nord e le baby puttane.
Si fa raccontare del Brasile. Di Recife. Vede il Brasile e vede Recife. E vede il that's amore tedesco.
Ha rischiato molto. L'hanno scoperto.
Ma il risultato è sconvolgente.
Crudele e meschino come solo la realtà può essere.
Frustrante e appassionante come solo le realtà lontane da noi possono essere.
Il libro l'ho letto in un paio di giorni.
Ho divorato le lettere e sniffato il tanfo tabagista.
Ci mancava solo la birra.
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