Up above the world you fly Like a tea-tray in the sky
Se nessuno mi sentisse, urlerei come neanche Tarzan avvinghiato alla liana. Il 7 Ottobre esce il mio libro, Venerdì sono stata a fare un numero infinito di foto per Donna Moderna e il 6 Ottobre sarò in televisione. Eppure, cazzo, sto male! La mia vita privata va bene, benissimo, alla grande, ma io continuo a stare male. Un'insoddisfazione generale data dal troppo, si dice che il troppo stroppia, è vero. Dovrei essere al settimo cielo e dedicarmi tutta a me stessa, eppure sono frustrata e mi attacco alle stronzate o alle persone, perche mi serve sempre qualcosa da criticare.
Venerdì ho conosciuto un fotografo veramente tosto, Dario Orlandi, che mi ha fatto capire che gli sciacalli son sciacalli con la consapevolezza di esserlo, e che se fossero al nostro posto probabilmente la penserebbero come noi su di loro. Aveva la febbre e nonostante tutto mi ha raccontato tante cose su di sè e su di me, abbiamo mangiato un'insalata, la pasta e gli arrosticini, respirato polvere e violato la zona rossa, parlato di cacca, dei sebach e delle fidanzate, è venuto a casa a prendersi il caffè e un'aspirina, e alle 15 e 30 è ripartito per Firenze. Mi son divertita. E son cresciuta, di 2 cm di consapevolezza, ma mi son bastati a rendere la giornata propizia. Mi ha consigliato di iniziare a scrivere tante cose, di leggere Cecità. Lo farò. Intanto mi chiedo che ne sarà di me. Monotono eh? Ma è l'unica costate di questi giorni.
P.S. L'altro blog non ha più ragion d'essere, si torna qua in pianta stabile.