Vaffanculo Sonno, Vaffanculo
Certe notti non riesco a prendere sonno allora tutto quello che c'è fuori di me si gonfia. Diventa grande, tanto grande che mi fa paura. E un pensiero tartassa la mente e fa quasi venire da vomitare. Un peso allo stomaco che sale e scende, che attorciglia le budella e fa bruciare gli occhi, tanto che sembra quasi che il sonno stia per venire. E allora chiudo il libro e spengo la luce, mi metto a pancia in giù e aspetto. Aspetto, aspetto. Cambio posizione, aspetto ancora. Ehi, lassù, io aspetto! Morpheo mi ha detto che sta per arrivare, io non mi muovo di qui, sennò se ne va senza di me. E aspetto e vaffanculo, non arriva nessuno.
Quando non dormo che sono arrabbiata è così e l'arrabbiatura diventa più grande di me e mi sovrasta, e mi fomenta, e allora ciao sonno, ciao pensieri belli, e viene solo voglia di prendere a pugni il materasso, sperando sotto sotto che qualcuno, quel qualcuno, mi stia vedendo. Ma dorme. E allora vaffanculo.
Domani, anzi oggi, c'è il concerto di Capossela, in onore della mia città. Spero di non sbadigliare.