Negli studi Dear
Ieri sono stata in tivvù. E' stata la prima volta in vita mia ed ero un po' tesa. Pensavo fosse molto peggio, che in studio facesse più caldo e che l'atmosfera fosse più formale, credevo che avrei sudato da bagnare la poltrona o che mi sarei imbambolata a fissare un punto sullo schermo per poi svenire boccheggiante come una balena al bagnasciuga. E invece no. Non è andata alla grandissima ma diciamo discretamente bene. Il cuore batteva poco e la posa a gambe accavallate mi dava una certa disinvoltura. Se non fosse stato per il labbro inferiore che pendeva sarei stata quasi perfetta.
Sono arrivata ai centri DEAR con un'ora di anticipo, siamo partiti tre ore e mezzo prima, giusto perchè mio padre non era in ansia, per ammazzare il tempo abbiamo fatto le incursioni negli studio mentre degli uomini ci guardavo incuriositi con un punto interrogativo sulla testa. Lo studio di Domenica In è un buco e dalla porticina blindata si vedeva il pubblico di Cominciavo Bene. Ho anche incontrato la Pezzopane, presidente dalle provincia de L'Aquila.
Un amico mi ha mandato un sms sul cellulare che si è rivelato provvidenziale: non pensare a quello che devi fare fino a quando non lo stai facendo. Vero, verissimo, quindi ho spento il cervello e si sono accesi i riflettori. Venti minuti sono volati. Non vedevo l'ora che passasse la mattinata di ieri, era quello l'osso duro per me, l'uscita del libro perdeva di importanza difronte alla tivvù. E invece la tivvù è passata e oggi esce il libbbro. Tre, due, uno.
Oggi vado a fare un giretto per le librerie superstiti, sperando sia già uscito.
1 commenti:
:( Mi sono dimenticato di mettere il registratore... Ma tanto scommetto che qualche tuo amico ci avrà pensato, no? Potresti far mettere tutto su youtube?
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