venerdì 3 ottobre 2008

La Casa dalle Finestre che Ridono, di Pupi Avati


Semplicemente meraviglioso.
Ho iniziato a vederlo leggermente prevenuta. Perchè l'interpretazione lasciava (e lascia) molto a desiderare.
Ma con lo scorrere del tempo le atmosfere, i colori e le musiche regalano al film un non so che di surreale, di grottesco. Che permea tutta l'opera e culmina sul finale. Per quanto mi riguarda, inaspettato.
La quotidianità regna sovrana. Ed accompagna dall'inizio alla fine l'incedere dell'opera. Così come i silenzi.
Che si trasformano, mano a mano, in un macabro presagio di morte.

E che locandina..

1 commenti:

spino ha detto...

Fa piacere trovare una "gggiovane" che apprezza questo, secondo il mio modesto parere, capolavoro dell'horror italico...

Quoto sull'interpretazione, ma va a pari passo con gli interpreti di Dario Argento :)