sabato 17 settembre 2011

La mia dolce casa di marzapane



La mia casetta è piccola, tre stanze e due finestre, le pareti non sono neanche tanto alte e il fidanzato ogni volta che entra in bagno dice prima o poi diventerò pelato, strusciando la testa al soffitto. Casa ha una quantità infinita di cose. Persone, libri e diari. Ha due televisori e tre pc, perchè non si sa mai che una che scrive ed uno che programma devono poterlo fare ovunque, in ognuna delle tre stanze.
Sono stata fuori 14 giorni, una vacanza memorabile, e quando sono tornata a casa lei era così, bella, buia e calda, ma grande e spaziosa con un bagno gigante ed una luce così forte che quando l'accendevi faceva male.
In questa vacanza ho visto sette ostelli, tutti molto belli, ma piccoli e un po' puzzolenti, con le luci che a malapena illuminavano la tazza e dopo essere stata al bagno di notte dovevo pregare tutto il calendario per non perdere qualche arto sbattendo al termosifone anteguerra.
Eppure quando sono tornata a casa.. Una tristezza pervasiva, l'unica cosa per cui non mi scendeva la lacrimuccia era lei, con la doccia tutta mia. La mia casa, stavolta è la mia per davvero! Ed è tanto bella.
A quest'ora poi, che il primo sole infreddolito entra dalla finestrella della cucina e invade la sala spaccandola a metà neanche ci fosse una crepa, luce e buio e se lascio la porta della camera spalancata investe in pieno anche il fidanzato. Facendolo borbottare. Stamattina mi sono alzata così, pensando che forse avevo lasciato la luce accesa. Erano le sette ed avevo una voglia di pancakes che non ve la auguro, soprattutto se in casa non avete l'occorrente per prepararli. Mi son messa a scrivere.
Bella è la mia casetta, anche quando fa sparire le cibarie dalla credenza.

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