sabato 30 luglio 2011

Viola Addobbo Funebre: Agota Kristof è morta.



Mercoledì scorso è morta Agota Kristof. Me ne sono accorta per caso (mi verrebbe da dire per sbaglio perchè forse non l'avrei voluto sapere), navigavo tra i siti di cataloghi cercando news appetibili da scrivere e come un macigno il titolo dell'articolo davanti ai miei occhi: Agota Kristof è morta.

Anni fa, ogni tot di tempo la mia editor mi dava dei titoli da leggere o mi ordinava di comprarli. Ed io lo facevo perchè ogni singolo libro m'è sempre piaciuto tantissimo, mi fidavo, insomma. E una sera mi telefonò tuonando Sara, devi leggere Trilogia della Città di K., ed io le risposi Si!
E l'ho fatto, cavolo!
Trilogia della Città di K., il mio libro preferito in assoluto. Il libro più bello che io abbia mai letto, il libro più bello che io abbia mai assaporato. In realtà non è un romanzo che si assapora, o meglio, si assapora perchè è un libro salato, o aspro se si vuole. Sembra carne molto molto cruda dalla quale esce ancora il sangue, carne di una carcassa morta, ecco. Oppure una tequila sale e limone che devi buttarla giù perchè il sapore è meglio non sentirlo e poi graffia la gola. Affascina come l'assassinio di Caino e Abele. Trilogia della Città di K. è il mio libro, forse l'unico che avrei davvero voluto scrivere. A parte un altro milione che sarei stata io a volerli scrivere solo perchè il romanzo è fico.

Agota Kristof è morta a 76 anni, anzi, 75 perchè il compleanno l'avrebbe festeggiato ad Ottobre, e la cosa mi dispiace da morire. Aspetto di leggere i suoi ultimi racconti, e poi basta. Capitolo chiuso.
Ma un'ultima cosa che ha la sua fottutissima importanza, quanto mi faceva incazzare quando nelle librerie mi chiedevano chi?? Agatha Christie?? Niente, non riuscivo a rimanere impassibile. Uscivo dalla libreria senza neanche rispondere. Sarebbe stato meno stupido chiedermi come si scrive il nome.
E poi davvero l'ultima, se qualcuno sapesse di cosa è morta me lo potrebbe dire, perchè ahimè, temo abbia sofferto davvero tanto. Non lo so, è una sensazione a pelle.

0 commenti: