venerdì 30 gennaio 2009

Le Avventure di un Rosso Piccione (7)

Era una notte buia e tempestosa.
In cui anche l'ultimo uomo sulla terra aveva deciso di ammazzarsi. La solitudine è così, prendere o lasciare.
Il Rosso Piccione stava guardando fuori dalla finestra. I lampi illuminavano ed i tuoni facevano tremare i vetri.
Faceva freddo, ed il Rosso Piccione tremava. Aveva paura.
Anche la Marrone Colombella aveva paura.
Lei era nel letto, sotterrata dalle coperte, che cantava.

Why am I here
I just want it to end
now please won't you help me
turn around
look at my face
I want to leace
now let me fade
erase my existence cause you can't tell me why am I...
not dead suck the life out of me.


Aveva una paura fottuta di rimanere da sola. Senza nessuno che le dicesse "Ti proteggo io".
Ma poi arrivò il Rosso Piccione, con un machete in mano. Con il viso contratto in una smorfia, ed un braccio alzato.
Pronto ad ucciderla. A proteggerla.

Sangue.
Tanto, tantissimo. Sul vetro tremolante dai tuoni.
Gocce di sangue, e pioggia.
Ed un cervello. Lì, sul cuscino, sotto le coperte.