venerdì 11 luglio 2008

Le Avventure di un Rosso Piccione (5)

Stanotte il rosso piccione è tornato molto tardi. O molto presto, che dir si voglia.
Alle 5, 05.
La mamma lo stava aspettando. Sull'uscio della sua camera, con la bavetta secca su una guancia e gli occhi di fuori dalla rabbia.
Il rosso piccione era ubriaco.
Dondolava e non si reggeva sulle gambe. Cercava di rispondere, ma biascicava. Ed le sue parole sapevano d'estate e di mojito.

Accanto alla stanza del rosso piccione, accanto alla cazziata, c'era la sorella del rosso piccione.
La marrone colombella.
Che stava beatamente dormendo.
Lei ha tanto bisogno di dormire, perchè sta preparando un esame. Lei anche sarebbe voluta uscire, ubriacarsi come una scimmia e fare l'alba. Ma lei è responsabile e sa che prima c'è il dovere e poi il piacere.

Svegliatasi di soprassalto, la marrone colombella, ha spalancato la porta ed è uscita in corridoio.
Brandendo il suo uzi ha aperto la bocca ed ha iniziato ad urlare. Come un gabbiano in picchiata sul pesce. Come un maschio che fa l'elicottero.
Ha fatto capire che stava dormendo. Lei.
Il rosso piccione si è nascosto in camera, biascicando un rutto ed una scusa.
Ha serrato la sua porta e non s'è più sentito.
La mamma ha abbracciata la marrone colombella e l'ha ringraziata. Ha provato a baciarla, ma lei è svenuta. L'alito notturno della mamma puzzava di morte e di cose lontane (cit.). Davvero troppo.

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