sabato 21 giugno 2008

The revelation


Il periodo prima degli esami per me è sacro.
Ansie a più non posso che generano sensi di colpa per mancato studio.
E sembra quasi che me ne diverta, perchè rimango ore ed ore a vedere telefilm. Altrimenti sarebbe troppo facile, no?

THE REVELATION.
Ossia il bene per antonomasia, Gesù Cristo, contro il male propriamente detto: Satana.
Ma anche la scienza contro la religione.

La fine del mondo sta per arrivare, niente e nessuno può evitarlo.
O forse si?
In un mondo in cui la moneta è il bene più prezioso e la superstizione vige sovrana, le forze del male trovano terreno fertile per infiltrarsi.
Ed il momento propizio è giunto. Il satanista Isaiah Haden mette insieme l'Armata delle Tenebre ed è pronto a far nascere l'anticristo.
Nulla di più facile, se ad ostacolarlo non ci fossero la suora idealista e lo scienziato depresso.

The revelation è un telefilm fico.
Non è niente di straordinario, avvince ma non convince.
Il ruolo predominante è della Bibbia, di cui vengono citati i passi non solo dalla bocca dei personaggi, ma anche da stacchetti tra una pubblicità e l'altra.
Volti di madonne e di cristi compaiono ad ogni angolo, insieme a croci ribaltate e pentacoli capovolti.
I personaggi si muovono per compartimenti stagni.
Il buono è buonissimo, il cattivo è cattivissimo e quello di mezzo non si schioda dalla sua passività.
Il primo è la suorina (Natasha McElhone). Dolce, carina e testarda. Che si fa suora per dare risposte alla sua esistenza . Il secondo è il satanista (Michael Massee). Che sacrifica i bambini e si taglia le dita. Il terzo, infine, è lo scienziato (Richard Massey). Che se non ci fosse stato, sarebbe stato meglio. E' un braccio che soddisfa le richieste della suora e nulla più. Rischia la vita ad ogni puntata ma non la perde mai. Ahimè.

Degni di nota sono i luoghi in cui è ambientato: si vola dagli Stati Uniti, a Praga, da Roma a Firenze fino ad arrivare in Israele.
E per me, che sono un'innamorata cronica di Praga, rivedere Mala Strana, Ponte Carlo, l'isola di Kampa, piazza dell'orologio, è stato puro godimento.

Infine, segnalo il cast di tutto rispetto:
Tra le guest-star gli attori John Rhys-Davies (”Il Signore degli Anelli”) nel ruolo del prof. Lampley, Tobin Bell (”Saw - L’Enigmista”) nel ruolo di Nathan Volk, Fionnula Flanagan nel ruolo di madre Francine Maye e Fred Durst, leader dei Limp Bizkit, nel ruolo di Ogden.

Questo telefilm è composto da sei puntate mandate in onda dalla Fox tra Marzo ed Aprile del 2007.
Nonostante le infinite critiche che leggo sui forum, per me vale la pena vederlo.

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