mercoledì 28 maggio 2008

E se progettassi un'astronave?

Ci sono certi giorni, in cui tutto gira storto.
Troppi no affollano la testa, e basta un pizzico di sale, che la torta è da buttare.
Ci sta un piatto di fagiolini, verdi, freschi, che sembrano croccanti. Appena lavati, che hanno quel lucido che già ti fa brontolare lo stomaco. Quasi da mangiarli crudi.
Pensi siano per te, perchè la mamma sa che ne vai pazza. E ci speri, e lo credi.
Leggi delle interviste, che ti fanno un po' tanta invidia.
Di persone affermate che si crogiolano su quello che hanno scritto. Che hanno viaggiato, per promuovere i loro lavori, e che hanno goduto, a spiegare i retroscena della stesura.
E ti scende una lacrima. Perchè un po' rosichi, ma ci speri pure. E vorresti tanto crederci.
Ma tanto ci sono i fagiolini, quasi croccanti. Che immagini già tua mamma che li butta nella pentola con un po' di pomodoro, e te li cuoce. Ma poi non lo fa. Li mette con i peperoni. Che tu non mangi. Ma non perchè non vuoi, ma perchè non puoi.
E tutto finisce.
Tutto collassa come la torta col pizzico di sale. Come la scrittrice che spera e credere ai castelli in aria. Come i fagiolini coi peperoni che non si possono mangiare.
E ti fa male lo stomaco. Perchè l'ansia te lo fa sempre.

2 commenti:

Giuseppe Di Bernardo ha detto...

Non c'è da rosicare, convinci prima di tutto te stessa che realizzerai i tuoi sogni. E' un'arma formidabile che non sappiamo neppure di avere. Scrivi e abbi fiducia che ciò che vuoi veramente dentro il tuo cuore si realizzerà. Non è solo il mio augurio, deve essere la tua certezza.

Sara Ciambotti ha detto...

Grazie!
Ma ho paura che se ci credo, allora mi illudo. E per non essere disillusa, è meglio non crederci per niente.