venerdì 30 maggio 2008



Perchè a Sex And The City si sfondano di dolci e sono sempre così magre??

Com'è ingiusto il mondo reale!

mercoledì 28 maggio 2008

E se progettassi un'astronave?

Ci sono certi giorni, in cui tutto gira storto.
Troppi no affollano la testa, e basta un pizzico di sale, che la torta è da buttare.
Ci sta un piatto di fagiolini, verdi, freschi, che sembrano croccanti. Appena lavati, che hanno quel lucido che già ti fa brontolare lo stomaco. Quasi da mangiarli crudi.
Pensi siano per te, perchè la mamma sa che ne vai pazza. E ci speri, e lo credi.
Leggi delle interviste, che ti fanno un po' tanta invidia.
Di persone affermate che si crogiolano su quello che hanno scritto. Che hanno viaggiato, per promuovere i loro lavori, e che hanno goduto, a spiegare i retroscena della stesura.
E ti scende una lacrima. Perchè un po' rosichi, ma ci speri pure. E vorresti tanto crederci.
Ma tanto ci sono i fagiolini, quasi croccanti. Che immagini già tua mamma che li butta nella pentola con un po' di pomodoro, e te li cuoce. Ma poi non lo fa. Li mette con i peperoni. Che tu non mangi. Ma non perchè non vuoi, ma perchè non puoi.
E tutto finisce.
Tutto collassa come la torta col pizzico di sale. Come la scrittrice che spera e credere ai castelli in aria. Come i fagiolini coi peperoni che non si possono mangiare.
E ti fa male lo stomaco. Perchè l'ansia te lo fa sempre.

venerdì 16 maggio 2008

Ubik

E' un buchino nelle mura antiche de L'Aquila, freddo ed umido. Devi scendere delle scalette strette ed alte, per arrivarci.
A volte ti viene il fiatone, perchè se ci arrivi da sotto, devi fare una salita ripida così.
E' la mia libreria speciale. Quella dove mi rifugio per appesantire ancora di più la pila di libri da leggere. E' il posto dove vado quando ho voglia di regalare qualcosa a me stessa, ma anche quando voglio fare un regalo a qualcuno.
E' la mia culla, che mi fa sognare ad occhi aperti. E guardo e riguardo gli stessi titoli, scorrendo lo sguardo tra i classici, i fantasy, gialli, noir, saggistica, arte, letteratura per ragazzi e fumetti. E poi c'è il bancone, dove ci sono un uomo ed una donna timidissimi. E loro sono i librai, quelli veri.
Quelli con cui parli di libri, di fumetti, e di film, che sai che hanno i tuoi stessi gusti perchè prendono quasi solo roba che piace anche a loro.
Loro sono i librai che ti consigliano, che non ordinano soltanto, ma chiedono anche.
Loro sono i librai, che accettano i consigli dei lettori, che non sanno tutto a priori solo perchè guardano le copertine.
Quella libreria è il mio rifugio, e di tanti altri che, come me, hanno trovato una libreria degna di chiamarsi tale. Che non è solo scaffali pieni di merce in vendita. Che non è solo sotto alla lettera L.

Tra un paio di mesi questa speciale libreria chiuderà. Non so perchè, ma domani vado a ritirare gli ultimi ordini.
Vorrei tanto chiederlo, ma meglio di no, in caso fosse qualcosa di triste.
Spero sbaracchino tutto perchè hanno avuto modo di realizzare il loro sogno. Punto a basta.

giovedì 15 maggio 2008

Piantiamo?


Mamma dice che è normale, ma per me è strano.
In primavera mi viene sempre voglia di accudire una pianta tutta mia. Non foss'altro, appunto, che le mie piante durano solo una stagione.
L'anno scorso ho affrontato i bonsai, ma ne sono uscita sconfitta.
Sia Melissa la serissa che Olmo, l'olmo, si sono seccati. Dopo che ho fatto di tutto per salvarli e che mi avevano illusa di essersi ripresi. Ero così felice che credevo di avere il pollice verde.

Ma non mi sono data per vinta, e ieri c'ho riprovato.
Stavolta è una cosina un po' meno ambiziosa, ma ancor più affascinante. E' una pianta carnivora.
E' la classica Dionea, quella con 87346834 bocche che si aprono e se ci infili qualcosa dentro, si chiudono. E che vendono tutti, anche al supermercato.

Ho deciso di non darle un nome, visto che tutte le piante che battezzo, muoiono. sarà perchè preferiscono la morte piuttosto che continuare a vivere così appellati?

Che poi, ieri al vivaio, l'ho presa e le ho messo il mio indice in una bocca, non conoscendo la loro spiccata reattività. Mi ha presa alla sprovvista. Ha chiuso le fauci e bum. Son saltata addosso ad un tizio che portava due scatoloni di piante di pomodori.
Ehi, sta'attenta che ji tengu le cose serie! M'ha detto.

Comunque presto farò qualche foto, giusto perchè non voglio farmi mancare niente.

venerdì 9 maggio 2008

Fuoco e Fiamme!

Oh cazzo sono al giro di boa!
Non so quante pagine ho scritto, penso poche, ma le conterò solo quando sarà tutto finito. Sennò mi vengono le paturnie e non scremo più niente.
Ma ora sono al giro di boa. E proprio adesso viene la parte più splatterosa. Più schifosa, più nuda e più cruda.
E griderò Fuoco e Fiamme!



O, molto più probabilmente, verrà fuori una schifezza tremenda. E griderò non fatemi soffrire, uccidetemi subito!

giovedì 8 maggio 2008

Pangea Day

PANVISION E ACCADEMIA DELL’IMMAGINE
PER IL PANGEA DAY DELL’AQUILA

Sabato 10 maggio, ore 20.00 Piazza Palazzo – L’Aquila

Nelle Piazze italiane di L’Aquila, Roma, Catania e Milano, in quelle di New York, Hong Kong, El Cairo, Gerusalemme, Londra, Rio de Janeiro e Tel Aviv, saranno due miliardi le persone che assisteranno al Pangea Day.

New York, Hong Kong, El Cairo, Gerusalemme, Londra, Rio de Janeiro e Tel Aviv e in Italia Catania, L’Aquila, Milano, Roma sono alcune delle città di oltre 400 paesi dei cinque continenti che il prossimo 10 maggio per la prima volta nella storia, si collegheranno in contemporanea, nonostante diversi e opposti fusi orari da ogni capo del mondo, per il Pangea Day nato sotto la spinta del TED Conference di New York – Technology, Entertainment e Design e l’idea di realizzare un evento che unisca il mondo attraverso l'uso di video e film.

Nelle piazze e nei locali di incontro di queste città sarà possibile assistere a proiezioni di filmati selezionati tra dicembre 2007 e gennaio 2008, su YOUTUBE e che saranno proiettati con lo scopo di creare un momento globale e simultaneo di riflessione sociale. In tale contesto verranno proiettati anche alcuni cortometraggi realizzati dagli studenti dell’Accademia dell’Immagine.
A L’Aquila in Piazza Palazzo, nello spazio antistante il Comune sarà montato un grande palco con telone per la video proiezione e posti a sedere per permettere a tutta la cittadinanza aquilana e non solo di assistere e partecipare all'evento. Sono stati invitati a commentare l'idea e i messaggi di rinnovamento sociale e globale diverse personalità del mondo culturale attivo nell'ambito dei
diritti umani e della difesa delle minoranze. Prima e dopo la trasmissione musica, spettacoli e performances artistiche evocative del messaggio del PANGEA DAY accompagneranno l'evento.

Alcuni video di presentazione della manifestazione sono visibili su www.pangeadayitalia.com,
www.youtube.com/group/pangeaday.
Sui siti www.pangeaday.org e
www.panvision.blogspot.com è possibile avere ulteriori informazioni su un progetto che per la sua originalità e forza ideale ha davvero mobilitato migliaia di persone in tutto il mondo.

lunedì 5 maggio 2008

More than meets the eye!

sabato 3 maggio 2008

Frisk, di Dennis Cooper


Un'educazione sentimentale alla rovescia, fatta di droga, deliri omicidi, sesso estremo. Il discusso romanzo americano in cui convivono orrore e innocenza. Cooper racconta storie di squartamenti, sevizie, carneficine con un linguaggio crudo, secco e incisivo.

Sono 157 pagine di puro schifo e sgomento.
Per quanto mi riguarda, ho avuto la nausea, sono stata pallidissima ed una volta sono anche corsa in bagno a vomitare.
Sono stata davvero male perchè è il libro più estremo che abbia mai letto, e non mi sento di consigliarlo a persone sensibili.

Lo stile asciutto e conciso della scrittura, rapiscono il lettore, portandolo a leggere le peggiori cose. Ed impedendo di staccare gli occhi. Io ho avuto proprio questo problema: mi faceva vomitare e volevo continuare a leggere. Non potevo andarmene senza averlo finito.

Per fortuna lo pseudo happy end, nelle ultime pagine, fa vedere in chiave diversa, forse comica, gran parte dell'opera.
Ma che robba!

venerdì 2 maggio 2008

Acida e Spremuta



Diciamo che oggi mi sento un po' così.