mercoledì 22 agosto 2007

Senza Parole

Esiste una giustizia.
Ed io, oggi, l'ho vista in faccia.

Mi ostino sempre a voler fare 3487534897589374 senza concluderne neanche una.
Non riesco mai a stare ferma. Non riesco mai a trascorrere un giorno in santissima pace.
E se non mi muovo con le gambe, mi muovo con le mani. Le mie dita ne sono la prova vivente: sono scarnificate.
Mi tiro le pellicine fino all'inverosimile con l'unico risultato di avere sempre una marea di sangue attorno alle unghie.

Oggi non avrei dovuto fare niente.
Troppo tempo per non sapere come spenderlo.
Io e Fra stavamo bighellonando per il centro quando io, modestamente, ho un' idea geniale.
Sopra al cimitero c'è un negozietto di ciarpame. E' quello che fa per me. E' sempre così squallido e polveroso!
"Dai andiamci!" propongo.
Fra annuisce, silenzioso.

Oggi con il cielo coperto, l'afa era particolarmente pungente.
Entriamo. Ci assalgono i Take That dei tempi d'oro.
Fra impreca, sbuffa e tamburella nel vuoto.
"C'è da aspettarselo" lo bacchetto io.

In giro è pieno di teli da mare, ciabatte, palette e secchielli, statuette etniche, incensi e citronelle, shampi, creme, detersivi, magliette dei wrestler, fiori di plastica e vasi.
I libri son sempre lì, nella parte tutto a un euro.
Ovviamente prezzati in lira. Meglio.
Le pagine sono strappate e mangiucchiate, le copertine scolorite e gli inchiostri sbiaditi.
No problem, mi fido della polvere.
Ed infatti.. Dopo aver rovistato un bel po'..
Eccolo.
Il libro che fa per me!
Mi conquista alla prima occhiata. Ammicca. Mi fa sua dicendo "Entrate nella mente dei più sanguinari serial killers".
Lo afferro e non lo mollo più.
Ovviamente non leggo nè autore nè titolo. Mi basta sapere che lì ci son scritte le due parole magiche.
Vado alla cassa per pagare. Sfodero il mio eurazzo ma la cassiera mi chiede solo 60 centesimi. Meglio.
Io e Fra usciamo. Salgo in macchina felicissima. Bacino, scarico il passeggero e torno a casa.

Ero contenta, ero eccitata nonchè emozionata.
Ceno.
Scendo in garage a prendere il mio tesoro. Non c'è.
Starà in borsa.
Salgo. Ravano. In borsa non c'è.
Starà sul letto.
No, nemmeno lì.
La delusione mi assale. Il mio tesoro è scomparso portando con sè le due paroline magiche.

Ora sono quì, e sto cercando di fare mente locale.
Credo di aver capito. La mia mania di fare senza pensare ha vinto ancora.
Infatti..
Dopo aver pagato, io e Fra ci siamo fermati a rovistare tra le cassette audio dei cartoni animati, di Toto Cotugno e Marcella Bella.
Quando ho visto le cassette di Lupin prima e di Batman poi, ho poggiato il libro per prenderle in mano e vedere che canzoni c'erano. Uno scatolone era lì e m'ha detto "mettilo quì, te lo reggo io". Ed io ce l'ho poggiato!
Si, penso sia andata proprio così.

Ma io, adesso, avendo ovviamente perso lo scontrino, come ci torno al negozio squallido e polveroso per recuperare il mio tesoro?

2 commenti:

Alex "AxL" Massacci ha detto...

60 centesimi? lo ricompri!lo stavi per pagare un euro... lo pagherai un euro e 20 ;)
però io x principio glielo direi all'omino squallido del negoziello squallido "ah coso! che hai visto il libro che ho preso ieri? si chiamava...boh, qualcosa con serial killers" e lui, ripulendo il suo enorme machete da sangue e capelli che iniziano a raggrumarsi, ti sorride e "si,te l'ho tenuto da parte"

Sara Ciambotti ha detto...

Massì ci passo domani pomeriggio. Sfiderò l'omino ed il machete pur di leggere quel libro!

Tanto.. Ho solo un paio di giri da fare :)