lunedì 16 luglio 2007

La Vorticosa Discesa

L'asfalto era appena stato rifatto.
Era così sinuosa quella strada, si attorcigliava su se stessa a mò di spirale.. E saliva.. Saliva verso casa sua.
Alla fine, proprio in cime c'era una pizzeria ed un'edicola. Andavo a comprare i fumetti e poi scendevo a trovarlo. Un film.. Una pizza.. Passare del tempo insieme tra risate e scherzi.
Spesso era lui ad apprezzare le mie curve, quelle che dal seno scendevano giu.. In una veloce impicchiata verso l'Infinito.
Altre volte, invece, uscivamo a passeggiare col cane. Prendevamo un gelato: pistacchio nocciola e liquirizia. Puntualmente non riuscivo a finirlo ed andava a finire al cane.
E come lo mangiava. Sempre.
Un giorno, però, non aveva voglia di uscire. Aveva da fare, e voleva fare da solo.
Ci rimasi malissimo, non ero abituata ad un suo rifiuto nonostante capissi benissimo che qualcuno, spesso, ha voglia di rimanere in santa pace. A fare l'amore con i propri pensieri.
Mi offesi. Non lo chiamai fino a quando non fu lui, il giorno seguente, a preoccuparsi della mia assenza.
Mi chiamò a casa. Appena sentii la sua voce, riattaccai.
Perchè? Non lo so..
Non mi chiamò più.

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