mercoledì 25 luglio 2007

Il Mondo in Vetrina

Mi capita spesso di rimanere imbambolata a guardare le vetrine dei negozi.
Ammetto di essere una figlia del consumismo, ma non penso che questo sia dovuto alla smania di comprare, anzi.
Mi piace rimanere a riflettere le parentesi di colore, di gioia e di luce che decorano le pareti architettoniche delle città. Lì, infatti, ogni oggettino si gode il suo momento di notorietà. I negozianti, purtroppo spinti solo dalla speranza di vendere, ricreano dei mondi in miniatura in cui vivono e convivono pacificamente anche le creature più improbabili.
I Porcellini gozzovigliano tra il cioccolato, le api sguazzano tra i salami, statuine di ceramica dondolano sugli alberi.

Ognuno ha il suo posto, ognuno rispetta un ordine prestabilito. Tutti gli abitanti del piccolo mondo in vetrina, ricoprono i loro ruoli rimanendo immobili per non sfigurare davanti all'occhio indagatore del passante. Magari sbuffano, fanno occhiolini, si fanno i dispetti.. Ma senza mai farsi notare.

E quando la serranda si abbassa? Quando le luci si spengono? Quando lo sguardo dell'attento acquirente non è più puntato su di loro?
Sicuramente tireranno un sospiro di sollievo. Forse piangeranno gli amici che li hanno lasciati, miseramente venduti ad una cicciona molesta.. Forse, stufi della monotonia, si getteranno dal loro ripiano con la speranza di una vita migliore..

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Viene in mente la fiaba del piccolo soldatino di stagno oppure la più recente toy story ... può essere un modo per cercare qualche cosa di misterioso? Di trovare l'arcano negli oggetti più rassicuranti?

Sara Ciambotti ha detto...

Oppure per sognare un po', donando un po' di vita quà e là..

Anonimo ha detto...

Una Dea quindi.
Chissà che concedere vita sia un bel modo per aiutarsi a vivere. Forse
lo è sognare, si forse è il sogno che aiuta più che la vita stessa.
Non si dice forse "sembra di essere in un sogno"?