sabato 28 luglio 2007

Chiara

Non aveva voglia di alzarsi dal letto.
Chiara si rotolava tra le coperte lasciandosi avvolgere dal loro candore, dal loro profumo. La mamma le aveva lasciato la colazione pronta sul tavolo. L’odore attraente del pane tostato e del caffè si diffondeva per tutta la casa. Attentava pericolosamente alla sua infinita pigrizia. Alle 12 sarebbe dovuta andare al suo primo concorso. Con la coda dell’occhio intravide le cuffiette del lettore mp3, le indossò e la musica le invase i sensi. I Depeche Mode le scatenarono un’improvvisa sequela di pensieri, immagini e sensazioni che non provava più da tanto tempo, dalla mattina del suo ultimo esame.
Era sola nella sua stanza, nessun occhio indiscreto.
Una mano le scivolò dentro le mutandine provocandole un piacere oramai dimenticato. Un purpureo pudore si palesò sulle sue gote. Nessuno se ne accorse, nessuno avrebbe potuto giudicarla. Nessuno sapeva che lei era sola ed aveva amato la sua femminilità. Guardò l’orologio. Notò che erano ancora le 9 e decise di riaddormentarsi. Alle 11 fu costretta ad alzarsi. Fece una doccia fresca e si svegliò. Andò a mangiare qualcosa, ma l’ansia iniziava a farsi invadente. Lasciò il pane sul tavolo, prese la chiave della macchina, la borsa e partì.

La sigaretta tra le labbra era il sintomo più visibile della sua agitazione. Alle 11 e 45 era fuori il portone, l’esame sarebbe iniziato da lì a 15 minuti. Aveva ancora un po' di tempo per viaggiare. Accese lo stereo della macchina, socchiuse gli occhi e dormì.

Opera di John Rabbetts "Ragazza che giace sul letto"
Olio su tela

2 commenti:

Rui ha detto...

Despedida com enlace.

Sara Ciambotti ha detto...

Perchè??